giovedì 16 aprile 2015

Affido familiare: il bimbo immaginato e quello reale

E’ ovvio che Tu non possa scegliere il bambino da accogliere in Affido familiare.

Puoi immaginarlo nelle sue caratteristiche generali, esprimere agli operatori delle preferenze (motivate) sull’età, la provenienza… ma la scelta rimane determinata esclusivamente dal team dei Servizi Sociali che ha conosciuto Te (papabile tra i genitori affidatari) e il piccolo/grande (con il suo vissuto, le sue esigenze).

Solo gli addetti ai lavori, il Tribunale, possono decidere l’abbinamento migliore.
E se ti dovesse capitare “proprio” quel bambino, un motivo ci sarà, e starà a te scoprire perché proprio lui tra i tanti e proprio te tra i tanti. 


Eppure può accadere che, in casi eccezionali, sia proprio Tu a proporti come genitore affidatario di un bimbo in particolare: magari perchè hai un legame pregresso con lui, o conosci la sua situazione a tal punto da volergli aprire le braccia, o eri un caro amico dei genitori che sono venuti a mancare improvvisamente.

Ebbene,  in questi casi, anche se single o in coppia etero o omosessuale, puoi fare la tua richiesta di Affido familiare e molto probabilmente sarà accolta.

Non è facilissimo chiedere l’Affido familiare di un bambino in particolare (ancor più se sei single o sei unito in una coppia omosessuale), ma è inutile dirti che, spinto da una grande motivazione, l’obiettivo si raggiunge.

A tal proposito mi sento di suggerirti una strada alternativa a quella ufficiale (intendendo per tale i Servizi Sociali o il Centro Affidi).

Fai così:

Rivolgiti direttamente al Presidente del Tribunale dei Minori del capoluogo della Regione dove il bambino ha la residenza.

Scrivi una lettera abbastanza dettagliata al Presidente spiegando la situazione, le motivazioni che ti spingono a desiderare l’accoglienza del piccolo; parla di te e delle tue possibilità non solo economiche, anche di tempo che potrai investire nel rapporto.

Non dimenticare di segnalare l’eventuale presenza di un compagno/a.

Trascorso qualche giorno dall’invio della lettera (spedita con raccomandata con ricevuta di ritorno) vai di persona alla cancelleria civile del Tribunale minorile per chiedere se è stata consegnata al Presidente.

Una volta lì chiedi un appuntamento con il Presidente, o eventualmente con il Giudice minorile che si occupa del caso.

Nel colloquio ripeti le tue posizioni in merito alla situazione: motivazioni emotive e possibilità materiali.


E’ importante che tu compia tutto questo iter: in questo modo avrai certamente maggiori possibilita.

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