venerdì 15 maggio 2015

Genitori affidatari: come relazionarsi alla famiglia bio?

I genitori affidatari, nell’affido familiare, hanno spesso dubbi e timori su come rapportarsi con la famiglia naturale del loro piccolo.

Che tipo di relazione devo instaurare?

Cosa devo evitare di fare?

Tutte domande che ti assillano, specie se rientri tra i genitori single affidatari, più suscettibili di incertezze.


Innanzitutto, tieni presente che la regolamentazione dei rapporti tra il minore e la sua famiglia (cadenza e modalità) è stabilita dai Servizi Sociali, nel rispetto delle eventuali disposizioni del Tribunale dei Minori (www.tavolonazionaleaffido.it).

Per quanto riguarda, invece, la relazione tra i genitori naturali e i genitori affidatari questa è differente a seconda del progetto di Affido familiare attivato per quel minore.



Dunque, i Servizi sociali ti faranno da guida nella relazione e Tu, soprattutto se rientri tra i genitori single affidatari, lascia che lo facciano perché per te potrebbe essere più faticoso soffrire il senso di abbandono da parte delle Istituzioni.


Anche se comunque gli strumenti di sostegno non ti mancano: primi fra tutti i gruppi di genitori affidatari cui puoi partecipare (non mi stancherò mai di ricordartelo!) dove puoi conoscere genitori single, e/o in coppia, che stanno vivendo le tue stesse esperienze.

In secondo luogo è importante che Tu tenga sempre a mente, e nel cuore, che la famiglia naturale del tuo piccolo, per quanto si mostri “incapace” di accudirlo (per il momento o per sempre), è parte integrante di lui, rappresenta le sue radici.

E’ quindi fondamentale che, durante l’esperienza di Affido familiare, il Tuo cucciolo si confronti con essa, nel bene e nel male.

Cerca di sospendere ogni giudizio evitando di abbracciare lo stereotipo “famiglia buona e famiglia cattiva”(cfr. artic. precedente).

Uno dei compiti più delicati, infatti, è proprio di incoraggiare il tuo piccolo a credere che la sua famiglia naturale non sia “cattiva”, ma solo “impossibilitata” ad occuparsi di lui.

E per essere convincente (lo sai già!) devi prima convincertene tu.  

L’ostilità verso una famiglia che non riesce ad occuparsi del proprio figlio, non può che rovinare i rapporti del bambino con i suoi genitori.

(E a quel punto la rottura dei rapporti sarebbe dovuta ai genitori naturali che hanno “di fatto” abbandonato il loro figlio, o ai genitori affidatari che li hanno colpevolizzati?).


Detto questo ti invito però a non cadere nella reazione opposta sentendoti responsabile della sua famiglia naturale.

Quindi cerca di evitare di entrare nelle loro dinamiche e in una loro assidua frequentazione nel tentativo di sollevarli dalla loro problematicità.

Scoprirai presto che la scelta del Tuo Affido familiare va rinnovata giorno dopo giorno, anche nei momenti più bui, come in quei giorni in cui il Tuo piccolo, dopo essersi incontrato con i suoi genitori bio, ti investe di critiche, giudizi e provocazioni mettendo a paragone il tuo mondo con quello dei suoi.
  
E Tu lì, molto probabilmente, potresti uscirne sconfitto.

Anche questo è normale… non preoccuparti.

La prima cosa che puoi imparare ad accettare è che, spesso, forse sempre, i genitori naturali sono per i figli “i più buoni” e “i più bravi”, qualunque sia la situazione.

In linguaggio romano si direbbe che “Tra te e loro non c’è partita!” Fattene una ragione!!

Ed è comprensibile che sia così: rappresentano il passato del Tuo piccolo, ma anche il presente.  

Per i genitori affidatari può essere difficile viversi tutto questo, specie per genitori single.

Ma non lasciarti trascinare dal conflitto e dalla competizione con la sua famiglia: il tuo piccolo ne soffrirebbe, e tu (inconsapevolmente) lo strumentalizzeresti.

(Come lo strumentalizza la sua famiglia quando lo usa per inviarti messaggi di ricatto).

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