Stai
cercando indicazioni su come poter accogliere uno dei minori stranieri non accompagnati?
Vorresti
avere in affido familiare un bambino
in fuga dal suo Paese e non sai da dove iniziare?
Purtroppo
le informazioni che viaggiano sul web, o sulla carta stampata, sono poche e
confuse.
Esiste
una normativa cui appellarsi (D.P.R.
616/77, D.L.vo 286/98, L. 149/01, L. 328/00, DGR n. 2416/2008, DGR 3791/2008),
solo che ha il piccolissimo limite di non diventare prassi!
Gli
ingranaggi della macchina burocratica fanno fatica a girare e non stanno al
passo con l’emergenza profughi.
Una
lungaggine burocratica tra l’altro in contrasto con il vantaggio economico che
l’affido familiare assicurerebbe ai bilanci dei Comuni.
Perché
sono i Comuni, infatti, a detenere le strutture di accoglienza e ad avere, quindi,
in carico i MSNA (acronimo “empatico”
con cui sono siglati adolescenti e bambini).
Eppure
gli stessi Comuni preferiscono metterli in comunità e le prefetture non
autorizzano l’affido.
Così,
la maggior parte dei MSNA rimane chiusa in strutture fredde e anonime
nonostante ci siano migliaia di persone come Te pronte ad aprirgli le braccia.
Negli
ultimi mesi, infatti, sono quasi 9mila i minorenni sbarcati in Italia e tuttora parcheggiati
nei centri di accoglienza.
Si
tratta per lo più di adolescenti tra i 12 e i 14 anni messi su barconi, treni o
camion, dai loro stessi genitori che, disperati, dopo essersi indebitati fino
all’inverosimile, sperano che quel viaggio possa essere la loro salvezza.
Minori
stranieri non accompagnati e quindi soli, terrorizzati, affamati, che lasciano
alle spalle la miseria, la guerra, per poi essere rinchiusi in centri di “primo
soccorso” per giorni, mesi, anni.
Alcuni di loro (molti) scappano da queste forme di prigionia, dandosi a una fuga senza
sosta né meta.
Non
mancano poi all’appello bambini sotto i sei anni: anche loro nelle sale
d’attesa delle comunità, nonostante ci sia un obbligo di legge (149 del 2001) per l’affido familiare.
Nessun
progetto di accoglienza, dunque, per i MSNA: nessun rientro assistito nel loro
Paese di origine, nessuna ricerca di eventuali parenti in Europa, non un letto
caldo come potresti assicurargli Tu (se solo te ne dessero il modo).
A
oggi gli affidi familiari di minori stranieri non accompagnati si contano sulle
dita di una mano ma, a parte le previsioni di fattibilità, Tu se lo desideri fai
la tua parte, offri la disponibilità ai Servizi sociali di riferimento.
Male
che vada entrerai in un database che un giorno forse sarà consultato.
C’è
anche da dire che, su carta, l’iter di affido familiare dei minori stranieri
non accompagnati è un po’ diverso da quello tradizionale, per individuazione
delle famiglie affidatarie e per tempi.
Ad
esempio si tiene conto di quanto Tu, aspirante genitore affidatario, sia in
collegamento con un’ottima rete di solidarietà familiare e interfamiliare, e di
quanto sia effettivamente capace di affrontare situazioni di criticità non
previste.
Per
quanto riguarda i tempi di avvio all’affido familiare, dovrebbero (!) essere
molto più stretti e veloci.
Addirittura
entro, e non oltre, i 90 giorni con
assegnazione di contributo economico compreso!
All’emergenza
profughi si risponde dunque con rapidità ed efficacia.
Tutto molto bello, ora però va messo in pratica :)
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