Se hai già un figlio, l’arrivo in casa di uno o più bambini in affido familiare, potrebbe scatenare la sua gelosia.
Come
gestirla?
Puoi
impedirla?
Innanzitutto
potresti cominciare - se hai deciso di aprire la tua casa, le braccia e il tuo
cuore a un altro bambino - a guardare l’affido con gli occhi di tuo figlio.
Immagina
e interpreta quelle che potrebbero essere le sue paure.
E,
soprattutto, rassicuralo - per il suo bene e per il buon esito dell’esperienza
di affido.
Probabilmente, all'inizio gli manca il coraggio di domandarti: “Ma io non ti basto?”.
I
figli già presenti in casa devono essere protetti non tanto dal bambino che
verrà (seppure “impegnativo”), quanto dai loro stessi pensieri di vera disfatta
emotiva!
Per
questo consiglio sempre di coinvolgerli prima in un tipo di affido familiare più leggero (anche di poche ore la settimana).
E
ancora è molto utile chiedere il sostegno degli operatori sociali (soprattutto
nella fase pre e post affido): sono ancora troppi i genitori a denunciarne l’assenza.
Che
cosa accade, quindi, all’entrata in casa dei bambini in affido familiare?
La
cosa più ovvia: tutta la tua attenzione è risucchiata da loro lasciando tuo
figlio nella più bieca disperazione!
Da
qui la probabile competizione e/o scontro tra i due minori.
Dagli
studi di settore pare non abbiano influenza né la differenza di genere né la compresenza
di più figli naturali.
La
discriminante, piuttosto, è la differenza di età: se tuo figlio e il piccolo in
affido familiare sono vicini d’età, è più probabile che nasca maggiore
condivisione, ma anche facili gelosie.
Normalmente,
infatti, nel rispetto della
primogenitura, è posto un limite sull’età dei bambini in affido familiare
di due anni più piccoli del figlio presente in famiglia.
Io
addirittura lo alzerei a tre anni.
Detto
ciò t’inviterei a considerare la gelosia anche come qualcosa di naturale:
provare gelosia verso un "nuovo arrivato" è quasi inevitabile, fa parte della
crescita.
E’
normale attraversare momenti di disagio, scontentezza, irritabilità e silenzi
imperscrutabili.
Non
solo, mi spingo oltre: il conflitto ti offre anche chiavi di lettura delle
nuove dinamiche familiari, rivoluzionate dall’entrata in casa dei bambini in
affido.
Ciononostante
il tuo compito (fondamentale direi) rimane quello di rassicurare tuo figlio dal
punto di vista affettivo senza drammatizzare gli scontri.
Spesso
sono gli stessi bambini ad accusare i genitori di aggravare una banale lite tra
loro, facendo preferenze.
Tra
figli – biologici e non – è scontato che questo vada perentoriamente evitato: tralascia,
quindi, di responsabilizzare tuo figlio rispetto al nuovo arrivato; non mostrarti
più rigido con lui e più permissivo con il secondo...
Evita
anche di dedicarti esclusivamente all’uno a dispetto dell’altro – salvo che non
si crei la situazione adatta (es. uno a casa l’altro a scuola).
Per
il resto i tuoi piccoli si sentiranno esclusivi con l’ascolto dei loro bisogni,
non devi ingegnarti poi molto!
Insomma,
in base alla mia esperienza sui bambini in affido familiare, mi sento di
tranquillizzarti: i figli che si sono dimostrati di primo acchito gelosi, con
il passare del tempo si sono dimenticati di doverlo essere!
Salve è arrivato a casa da due giorni un bambino in affidamento che è coetaneo con il mio secondo genito(12 anni) e sono molto preoccupata perché quest'ultimo è molto oppositivo e poco collaborativo, spero che sia normale.....
RispondiEliminaIl suo secondogenito è poco collaborativo? Era sufficientemente preparato all'accoglienza del bimbo? Il periodo di avvicinamento è stato abbastanza lungo? Per qualsiasi cosa scrivi pure a karin@affidiamoci.com o chiami al 339.8322065
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