Accogliendo
bambini in affido familiare godi del
diritto di usufruire di alcuni contributi o agevolazioni per affido quali, ad esempio, gli assegni familiari.
Basta
tu ne sia al corrente e ne faccia richiesta in modo corretto.
Vediamo
come.
Innanzitutto:
gli assegni familiari cosa sono e chi può richiederli?
Possiamo
definirli come sostegno al reddito elargite dallo Stato attraverso l’INPS, l’Istituto di Previdenza Sociale.
Dunque,
solo i lavoratori con contratto di lavoro part time, oppure full time, e in
regola con il versamento dei contributi allo Stato, possono richiederli.
Nel
particolare caso degli assegni familiari per i bambini in affido poi, sempre
che tu sia un lavoratore, puoi disporre dell’ammortizzatore sociale per figli legittimi o legittimati e ad essi
equiparati.
I
figli “ad essi equiparati” sono considerati gli adottivi, gli affiliati
naturali, i figli legalmente riconosciuti, i figli nati da precedente
matrimonio dell’altro coniuge, i figli affidati a norma di legge.
Sono
accomunati ai “figli affidati” tutti i bambini in affido familiare (o comunque
minorenni) prima affidati ai servizi sociali e poi accolti da una famiglia.
Ora
vediamo come fare richiesta di queste agevolazioni per affido.
Gli
assegni familiari per bambini in affido familiare seguono le stesse regole dei comuni
assegni familiari, e la richiesta di sostegno deve basarsi sulle tabelle
emanate dall’INPS annualmente.
Puoi
presentare richiesta all’INPS per via telematica -sempre che tu abbia il PIN personale -, oppure telefonando al
Contact Center: da rete fissa componendo il
numero 803164, da telefono cellulare il numero 06164164.
Se
invece sentissi la necessità di farti aiutare nell’individuazione delle
possibili agevolazioni per l’affido familiare e per la successiva compilazione
della domanda, allora puoi rivolgerti al tuo patronato di riferimento, purché
abilitato alla compilazione delle richieste e all’invio telematico.
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