“L’inizio
di un affido familiare è sempre cosi...
Io
sono emozionatissima, felicissima e mi sento positiva.
Con
mio marito siamo andati a parlare del suo affido familiare con gli operatori
proprio il giorno del nostro anniversario di matrimonio: nessun regalo poteva
essere più grande.
Non
posso credere si stia avverando il sogno di una vita: mio marito non fa altro
che girare per casa bofonchiando “mah” e “boh”.
E poi tace.
So
che all’inizio sarà difficile, un percorso in salita per una bimba
ferita, abbandonata; farà fatica a fidarsi, a lasciarsi andare.
Sapremo
aspettare, ne sono certa.
Proprio com’ero io.
Con
mio marito aspettiamo da anni questo momento, e quello che c’eravamo detti
sull’età del piccolo che avremmo accolto in affido familiare, sul sesso, sulla cultura…ora
non conta più nulla.
Pensavamo
che avremmo voluto solo un bimbo molto piccolo: 10 anni su carta è tanto, ma
per il cuore no.
Lei
ha bisogno di amore e noi siamo pronti a darglielo.
Sono
felice e non immagino neppure quello che accadrà quando la vedrò: piangerò o
forse non riuscirò a dire una parola… quando sono nervosa io, balbetto!
Una
cosa è certa: io questa bimba la porto in spiaggia, le faccio vedere il mare,
la faccio giocare con la sabbia.
Perchè
forse il mare non l’ha mai visto!
Mio
marito mi guarda e non mi dice nulla, ma so quello che prova perché è quello
che provo io: un’emozione tale da non riuscire a parlare, gioia più grande non
può esserci.
So
che sarà impegnativo, so che la piccola è ferita, dolorante, ma sono positiva e
convinta che troveremo l’energia e la forza per affrontare tutto.
Tutte
le pratiche per l’affido familiare sono al Tribunale
dei minori e sono state approvate.
Dobbiamo
solo aspettare una telefonata dalla comunità per incontrare l’assistente
sociale e vedere la piccola.
Spero
solo ci scelga il prima possibile: noi lo abbiamo già fatto”.
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