lunedì 18 luglio 2016

A lezione di Affido Familiare (parte I°) - Risposte alle domande più frequenti



Che cos’è l’affido familiare?
L’affido familiare è disciplinato dalla legge 184/83 “Diritto del minore a una famiglia”.

Ogni bambino, ogni ragazzo, ha il diritto di avere una famiglia che lo ami, si prenda cura di lui e lo aiuti a crescere in modo sereno ed equilibrato.

Talvolta la famiglia naturale può trovarsi, per motivi diversi, in una situazione di particolare difficoltà che la porta, temporaneamente, a non essere in grado di occuparsi dell’educazione e delle necessità materiali, e affettive, dei propri figli.

In questi casi può essere necessario attivare un percorso di sostegno al minore e alla sua famiglia: l’affido familiare è una delle strategie di aiuto percorribile.

L’affido familiare è un intervento di sostegno che può essere attuato per poche ore il giorno, come la settimana, piuttosto che 24h su 24h.

Nel primo caso si tratterà di affido diurno, nell’ultimo di affido residenziale (con il quale i minori vivono con gli affidatari 365 giorni l’anno).

In entrambe le forme, l’affido familiare rimane caratterizzato da stabilità, continuità e progettazione per permettere al minore di trovare un’altra famiglia capace, per tutto il tempo necessario, di garantirgli ciò che la sua, al momento, non è in grado di garantire.  


Chi sono i minori affidati?
Possono essere neonati, bambini di due o tre anni, possono frequentare la scuola materna, elementare o media; possono essere più grandi e avere fino a diciassette anni compiuti; possono essere italiani o stranieri.

Per alcuni di loro può essere indicato un affido familiare in una famiglia con figli, mentre per altri, in considerazione dell’età o del vissuto personale, può essere consigliabile l’affido da parte di una persona affidataria singola.



Chi sono le famiglie dei minori affidati?
Sono famiglie che hanno bisogno di essere aiutate e sostenute, temporaneamente, nelle proprie funzioni educative e affettive.

Famiglie che si trovano in situazioni di difficoltà tali da creare condizioni di malessere e di disagio per i propri figli o, in alcuni casi, di vero e proprio rischio tanto da rendersi necessaria la tutela dei minori durante “tutto il tempo necessario affinché la condizione di rischio cessi”.

L’affido familiare può quindi essere utile:

Quando i genitori soffrono di problemi (economici, di salute...) tali da impedirgli di garantire continuità nella loro funzione genitoriale;

Quando il nucleo familiare si disgrega;

Quando lo stato di conflitto tra i genitori pregiudica la crescita equilibrata dei figli;

Quando ci sono evidenti inadeguatezze nella funzione educativa dei genitori;

Quando il minore ha gravi problemi relazionali o d’inserimento nel proprio contesto sociale;

Quando il minore è collocato, impropriamente, in una struttura residenziale.

                          To be continued.....

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