Il Tavolo Nazionale Affido affronta l’emergenza MSNA (minori stranieri non accompagnati) appellandosi a un concreto sostegno alle famiglie accoglienti.
L’affido familiare, come
risposta, è possibile “ma nella consapevolezza che è necessario garantire
condizioni di praticabilità reali”.
PER FARE UNA
BUONA ACCOGLIENZA FAMILIARE
Il Tavolo
Nazionale Affido intende offrire alcune indicazioni sull’accoglienza MSNA:
1) L’affido familiare non è indicativamente
proponibile come risorsa di “pronta accoglienza”: è una buona risposta in
“seconda accoglienza” e laddove è almeno sufficientemente chiaro il progetto. È
cioè risorsa da non “sprecare” (da non “bruciare”) e da valorizzare in termini
progettuali a “medio/lungo termine” e non quale soluzione emergenziale;
Pensato,
monitorato, presidiato, accompagnato dal servizio sociale/servizio affidi:
nessuna differenza va dunque attuata rispetto a forme di affido/accoglienza
familiare di minorenni presenti a qualunque titolo sul territorio italiano e
quindi anche in questi casi le risorse di affido familiare devono essere
selezionate, formate, accompagnate e monitorate (la norma di riferimento è
sempre la legge 184/83 e ss.mm.ii).
2)
I MSNA sono prevalentemente adolescenti,
occorre quindi sostenere politiche e azioni di “accompagnamento all’autonomia”
per i neomaggiorenni. Occorre tenere presente che le norme attuali rendono
difficile la “regolarizzazione” dopo il raggiungimento della maggiore età.
Pertanto, da un lato occorre continuare a operare perché il diritto al futuro
sia garantito per tutti i neomaggiorenni in uscita da percorsi di accoglienza,
protezione e tutela evitando soprattutto che le famiglie siano sole a
fronteggiare le difficoltà insite in questo percorso.
Occorre poi prestare
particolare attenzione nei confronti dei ragazzi stranieri neomaggiorenni in
quanto trattasi di una fascia di età in aumento e particolarmente vulnerabile
perché non sono nella condizione di affrontare la loro vita adulta lontano
dalla propria famiglia/rete parentale d’origine.
Allo stesso modo, trattandosi
prevalentemente di adolescenti, occorre prevedere in loro favore politiche e
azioni tali da accompagnare l’affido familiare (e renderlo possibile) quali –
ad esempio – programmi specifici per favorire l’inserimento professionale e
scolastico, tirocini formativi, borse lavoro, accesso gratuito a servizi di
sostegno psicologico e terapeutico, laddove necessario;
3)
Occorre che le famiglie che accolgono i
MSNA siano consapevoli e in rete (cfr. associazioni/reti di famiglie), abbiano
chiarezza delle norme e dei contesti e siano supportati anche al fine di
condividere azioni, processi e strategie. Il supporto associativo e di rete non
esclude ovviamente il sostegno, monitoraggio, accompagnamento professionale che
deve essere garantito da parte dei Servizi Sociali titolari della competenza (servizio
sociale – servizio tutela – servizio affidi);
4)
Per favorire l’affido familiare è utile promuovere e costruire complementarietà
tra i servizi di accoglienza residenziale e le future famiglie accoglienti n
modo che la conoscenza e l’approccio possa avvenire dalla condivisione di
contesti relazionali mediati da operatori professionisti così da favorire la
relazione, la conoscenza, l’avvio di relazione proficua tra il ragazzo e la
famiglia accogliente. In tale contesto di complementarietà
tra operatori e famiglia accogliente è possibile costruire contesti di
corresponsabilità tali da sollevare la famiglia da compiti complessi (anche
formali) al fine di permetterle di “fare la famiglia” ma anche di non essere
sola a far fronte a incombenze necessarie per favorire il futuro dei MSNA (la
relazione tra operatori e famiglie è sempre costruzione di ricchezza relazionale,
d’implementazione delle identità e delle specificità di ruolo, di opportunità
di costruire “valore aggiunto” nell’interesse dei ragazzi stranieri);
5)
Occorre altresì promuovere nei
contesti cittadini e delle comunità locali una cultura della solidarietà, della reciprocità e dell’accoglienza
attraverso azioni diffuse, capillari e integrate tra i diversi soggetti
pubblici e privati così da implementare tessuti e reti solidali tali da valorizzare
anche l’esperienza di affido familiare come risorsa del territorio.
IL
SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE CHE ACCOLGONO
In
merito alle forme di sostegno da assicurare alle famiglie accoglienti dei MSNA è
opportuno sottolineare che:
1)
alle famiglie accoglienti deve essere
riconosciuto e garantito il
contributo spese per l’affido familiare, l’accesso gratuito ai servizi
specialistici – laddove necessario nel superiore interesse dei minorenni –
e agli interventi necessari quali la mediazione culturale, la formazione o
altro.
2)
la famiglia accogliente non può
occuparsi delle “questioni formali” relative ai permessi e/o ai processi
per il riconoscimento dello status e degli altri servizi previsti a favore dei cittadini
stranieri.
Occorre quindi garantire che l’erogazione di tali servizi/azioni sia
assunta dall’Ente pubblico competente per dette funzioni e avvenga in modo
omogeneo a favore di tutti i MSNA minorenni e neomaggiorenni accolti in
famiglia.
L’affido
familiare a favore di minorenni stranieri non accompagnati è dunque risorsa e progetto
possibile, ma nella consapevolezza che è necessario garantire condizioni di
praticabilità reali.
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