giovedì 23 agosto 2018

Storie di amore e di affido familiare - Una MammaMatta e la Sua storia di accoglienza



Una bimba accolta, oggi MammaMatta, ci regala un suo pensiero che merita di essere condiviso.

Quando ero piccola mi chiedevano spesso se avrei voluto conoscere i miei veri genitori e io rispondevo sempre di no, giudicandoli anche un po' male perché quella domanda per me era come una mancanza di rispetto per chi mi aveva accolta, amata e cresciuta.

Poi diventi grande, diventi genitore e qualcosa in te cambia perché anche il tuo aspetto comincia a cambiare e tu stessa cominci a chiederti come sarai…

Guardi tua figlia e ti chiedi se assomigli anche ai suoi nonni indiani. Ma tu dentro senti sempre di appartenere a chi ti ha amato, a chi ti ha trovato in un lettino di un orfanotrofio e che dei tuoi occhi si è innamorato.

Ed ecco che di nuovo tutto cambia ancora perché diventi zia di tre bambini adottati e con loro condividi più di quello che credi. E oggi penso proprio a questo: a come sia strana la vita.

Sono stata abbandonata e trovata, sono stata amata in un modo così puro che mi ha portato a sentirmi sempre come fossi loro figlia e basta, NON la figlia adottata. E ora sono zia di tre bambini e non mi sento la zia adottiva sentendomi solo la loro ZIA...e anche loro sono stati abbandonati e poi trovati.

Questo mi porta a farmi tante domande sul mio destino. E sono orgogliosa di una cosa che quando saranno grandi e magari si faranno tante domande io sarò pronta a spiegargli la mia storia, una storia che non parla di abbandono ma di essere trovati.

Questo è un po' il destino di tutti noi: essere trovati da qualcuno che ci ami e sia pronto ad accoglierci nella sua vita, siamo destinati a soffrire ma siamo destinati anche a combattere con l’unica cosa che ci rende invincibili: il cuore”.



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