“Ambasciator
non porta pena” (le MammeMatte
piccioni viaggiatori di storie inascoltate, felici e meno
felici).
M’aMa-Dalla
Parte dei Bambini
dopo
aver appurato la veridicità della fonte,
si impegna a recapitare il messaggio ricevuto all’indirizzo email
mamadallapartedeibambini@gmail.com
ai Tribunali
per i Minorenni e ai Servizi sociali di tutto il territorio nazionale
e, per conoscenza, alle altre realtà associative.
L’anonimato
della fonte è mantenuto solo per garantire la privacy del minore.
La
Rubrica raccoglie “posta mai recapitata”, ovvero tutto ciò che
singoli genitori affidatari e/o adottivi non hanno avuto occasione di
dire al proprio Giudice di riferimento.
"Caro Giudice,
chi
ti scrive è una Famiglia aspirante accogliente... da 6 anni.
Abbiamo imparato tanto in questi anni, siamo cresciuti, così come è cresciuta la voglia di accoglienza.
Abbiamo imparato tanto in questi anni, siamo cresciuti, così come è cresciuta la voglia di accoglienza.
Abbiamo
capito che i bambini sono TUTTI bambini anche chi sulla carta supera
gli 8 anni.
Abbiamo
capito cosa si può e non si può accogliere, nel bene del minore,
affinché l'accoglienza sia per sempre.
Abbiamo
capito che adozione e affido si fondono in nuove proposte e nuove
idee, come per esempio il sine die.
Caro
Giudice, ma tu hai idea di cosa siano 6 anni per i bambini che
rimangono in comunità?
Noi
abbiamo alle spalle 6 anni di continui colloqui, esami medici,
relazioni sul lavoro, sul reddito, sulla casa, sulla famiglia, sui
nonni, sui gatti.
Sai,
caro Giudice, che ci hanno convocato ed abbiamo conosciuto in totale
9 giudici diversi di diverse Regioni?
Sai
che abbiamo parlato con non sappiamo più quanti Servizi sociali?
Tutti
ci dicono “quanto siete bravi, maturi, idonei... Ad avercene di
famiglie così!” E sorpresa! CI SIAMO. ESISTIAMO.
Puoi
immaginare quanto pesi il trascorrere dei giorni ad ogni bimbo che
rimane in comunità?
Hai
un numero concreto di bimbi affidati alle comunità del tuo
distretto?
Caro
Giudice, sai che gli Assessori alle Politiche Sociali dicono che sono
alla ricerca disperata di famiglie accoglienti e non le trovano?
Sai
che durante i corsi per abilitazione adozione i Servizi dicono che in
Italia i bambini non ci sono?
Caro
Giudice, sicuramente non tu, ma lo sai che alcuni tuoi colleghi
nemmeno prendono in mano i fascicoli delle famiglie dichiarate
ampiamente idonee dagli scaffali delle cancellerie adottive?
Sai
Giudice, le chiacchiere stanno a zero.
Basta
parlare, basta.
Ci
sono i bambini che aspettano, che hanno diritto ad avere una casa,
una cameretta, dei genitori che gli tengono la mano quando
attraversano la strada, che li coccolano se stanno male, che li
capiscano e hanno il delicato compito di prendersi tutto il loro
dolore e tutta la loro fatica di aver vissuto il trauma di una
famiglia disfunzionale, di botte, abusi, privazioni.
Questi bambini hanno diritto a diventare adulti equilibrati e felici.
Questi bambini hanno diritto a diventare adulti equilibrati e felici.
Basta
colloqui, basta convocazioni a vuoto.
Caro
Giudice, metti mano ai mille fascicoli che hai nella tua cancelleria
e metti mano ai mille bambini piazzati nelle comunità e fai quegli
abbinamenti!
Servono
i fatti, non le ennesime parole.
Caro
Giudice, prenditi la responsabilità che ti è stata conferita e fai
in modo che il Diritto di ogni bambino ad avere una famiglia non sia
solo una frase fatta che ci fanno imparare a memoria durante i corsi.
Perché
ti svelo un segreto: noi famiglie ci crediamo ancora. Crediamo ancora
che sia vero il Diritto del Minore.
Caro
Giudice, una comunità, una casa famiglia NON è una famiglia. Non
puoi nasconderti dietro al fatto che siano al sicuro.
Prenditi
le tue responsabilità, se i tuoi Servizi lavorano male, diglielo.
Se
le famiglie che vorresti conoscere ci sono, chiamale e senti a che
punto stanno, quali giudici hanno incontrato; chiamatevi da Tribunale
a Tribunale, e scambiatevi le informazioni.
Dimezza
i tempi. Non rimandare continuamente.
E
quando trovi chi ti piace per quel bambino, FALLI INCONTRARE SUBITO.
Manda
a casa il bambino in attesa delle vostre burocrazie perché non si
può sentire che passano 9/12 mesi dall'abbinamento ad andare a casa.
Chiediti
cosa faresti se fossi tu quel bambino. Come vivresti l'attesa? Quanti
pianti ti faresti convinto che mai nessuno ti porterà a casa, una
casa vera?
6
anni caro Giudice. 6 anni in cui un bimbo poteva essere a casa.
Grazie
per l'attenzione”.
Una
MammaMatta
Nessun commento:
Posta un commento