F. non aveva mai pensato di accogliere un bambino “grandicello”, suo marito sì, ma è stata proprio lei a innamorarsene attraverso un Appello delle MammeMatte e ora F. e M. lo stanno conoscendo e se ne stanno innamorando “toccando con mano che l’età di un bimbo non conta”.
“E’ iniziato quello che gli operatori chiamano ‘avvicinamento’: stiamo provando ad avvicinarci, in punta di piedi, ad un ragazzino di 12 anni.
Io personalmente ho sempre detto assolutamente NO ad adolescenti e preadolescenti…ne sono sempre stata spaventata. Nel mio immaginario questi esserini alla sera vanno a dormire in un modo (deliziosi, affettuosi e adorabili in tutto) per poi svegliarsi la mattina con le sembianze fisiche dello stesso bambino/a, ma con un orco o una strega pronti a balzare fuori!!!!
Mio marito, invece, ha sempre preferito gli adolescenti, lui è coraggioso… o matto:)
Un bel giorno, però, mi imbatto in un Appello delle MammeMatte ed è fatta!! La folgorazione, la vocina interiore che mi dice ‘E’ lui!’. Telefono, chiedo informazioni e la vocina dentro di me conferma: “Sì, non può essere che lui”. Addirittura quando mi dicono che in realtà ha qualche anno in più di quello che avevo letto, rimango ferma sui miei passi: “E’ lui!”.
Non so spiegarmi il perché, il per come, il motivo per cui mi sono sentita subito attratta da quelle poche righe che raccontavano il suo vissuto. Non so ancora spiegarmi cosa mi abbia attratto in quel PRE ADOLESCENTE fino ad allora tanto temuto...eppure!
Così tutto è andato in maniera molto veloce (anche e soprattutto rispetto ai lunghissimi 7 anni in cui io e mio marito siamo rimasti in attesa di una chiamata): sì sono 7 anni che lo aspettiamo!
Ed è arrivato anche il giorno del primo incontro e lì ho toccato con mano che realmente l’età non conta: davanti c’è solo il bimbo che hai sempre desiderato, sognato, immaginato. Questi occhioni grandi che ti guardano direttamente dentro e ti chiedono, senza dire una parola, amami anche se ho tanta paura!
Il nostro primo incontro ha emozionato tutti (operatori inclusi!): tutti avevamo gli occhi lucidi.
Ora stiamo già in pieno ‘avvicinamento’ e piano piano le mie vecchie paure si stanno affievolendo ma, in realtà, ne stanno affiorando altre! Saremo all’altezza? Saremo in grado di renderlo felice e di crescerlo in maniera adeguata? Ha delle aspettative su di noi e se sì quali?
Tutto questo per dirvi che sicuramente scegliere di creare un rapporto con un bimbo un pochino più grande è sicuramente diverso, all’inizio (su carta) può spaventare, ma nella realtà, è altro ancora, qualcosa di inimmaginabile, esplosivo.
Parlando con Karin, una delle nostre MammeMatte, mi è uscita questa frase: la scelta di accogliere un bambino piccolo è di pancia, quella di accogliere un bimbo grandicello è di cuore e testa, ci si dona l’uno all’altro in maniera consapevole. Ci si sceglie e ci si affida.
Con affetto una MammaMatta e un BabboMatto".
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